TUTTO SHERLOCK HOLMES
TUTTO SHERLOCK HOLMES
CONAN DOYLE
UNO STUDIO IN ROSSO
Il racconto è ambientato nella Londra del 1878
Prima parte
L’autore racconta l’incontro tra il
dott. Watson e Sherlock che avvenne per puro caso, infatti i due si incontrano perché entrambi
non avevano abbastanza soldi per pagare l’affitto di un appartamento, quindi
cercavano un coinquilino per dividere il costo. Dopo un po’ che vivevano
insieme arrivò una lettera a Sherlock che gli diceva che serviva una mano per
un omicidio avvenuto la sera stessa. Venne coinvolto anche Watson. La vittima
era un americano il cui nome era Drebber e subito si capisce il potere
investigativo che aveva Sherlock: da pochissimi indizi capisce un sacco di
cose, come per esempio l’altezza dell’assassino solo vedendo la lunghezza del
passo oppure capisce che la vittima era stata avvelenata solo sentendo l’odore
delle labbra. Dopo essere stato sulla scena del crimine si fece delle idee.
Qualche mese dopo, venne trovato morto nella sua camera d’albergo, anche il
segretario della precedente vittima, da qui si cominciò a capire che i due
omicidi erano collegati. Infatti quando trovarono delle pillole nella camera
d’albergo del segretario si confermarono tutte le tesi di Sherlock e quindi
aiutato da una banda di ragazzini, che lo aiutavano sempre, riuscì a catturare
il colpevole.
Seconda parte
Nella
seconda parte si racconta della storia
di un uomo che con sua figlia adottiva, per salvarsi la vita, si unisce
ai Mormoni. Secondo questa
religione una ragazza deve sposarsi con uno dei Mormoni, ma lei si era innamorata di un ragazzo ma
dato che era “proibito” le diedero come scelta due dei ragazzi più ricchi di
tutta la città, uno di questi era Drebber
e l’altro era il segretario .
Lei
essendo innamorata provò a scappare con il suo amato e suo padre, ma li
trovarono e uccisero il padre e la maritarono con Drebber. Lei morì dopo
neanche un mese.
Alla
fine del racconto si venne a sapere che le uccisioni vennero fatte per
vendetta.
Questo
libro mi è piaciuto molto, lo consiglierei ai ragazzi dalle medie in su, non
tanto per le storie in sé, ma perché il linguaggio è particolarmente difficile
(essendo stato scritto circa nel 1900).
Gaia
IIIC
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