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Visualizzazione dei post da aprile, 2022

Resistenza: la storia di Raimondo Saverino Andrea F. 1G

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Un incontro per ricordare Gino Strada Leonardo B. 2G

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Classe 1A SANTULLO

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Ricordando Gino strada classe 2G Riccardo R.

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Il 25 Aprile

  Il 25 aprile – Cosa si festeggia il 25 aprile? Il 25 aprile 1945 l’Italia venne liberata dalla dittatura e dal nazifascismo. Il 25 aprile di ogni anno si festeggia questa data perché, dopo aver combattuto, si è ottenuta la libertà. – Di cosa parla il fumetto “ Maestra, chi erano i partigiani “ ? Il fumetto “ Maestra, chi erano i partigiani ? “ è diviso in diverse parti. Vi è un’introduzione, la prima parte di fumetto dove si parla di Raimondo Saverino, la seconda parte dove si racconta della Volante Severino, la terza parte dove si vede la liberazione dell’Italia e infine un’intervista tra Romeo Antonio Noceti ( un partigiano della Brigata Volante Severino ) ed Elena Zini ( l’autrice del fumetto ). Inoltre fa vedere anche dei monumenti dedicati a Raimondo Saverino. Questo fumetto prova a far capire come non si possa vivere senza libertà: essere liberi è un nostro diritto inviolabile.  – Cosa successe dopo la fine della guerra? Dal 1945 al 1948 vi furono grandi cambiamenti :  25 april

Una persona alla volta, ultimo libro di Gino Strada

  “Una persona alla volta”, ultimo libro di Gino Strada Recentemente, con la classe, abbiamo partecipato ad una diretta di Emergency dove, in occasione del compleanno di Gino Strada che ne è stato il fondatore , si è discusso su tematiche molto attuali con la partecipazione di Nico Piro, un inviato del Tg3. In questa diretta streaming si è discusso della guerra con riferimento a quello che sta succedendo tra Russia e Ucraina, puntualizzando il fatto che la principale motivazione che ha scatenato il conflitto sarebbe stato il desiderio dell’Ucraina di entrare a far parte della NATO e, quindi, di avvicinarsi all’Occidente e agli Stati Uniti. Si è parlato di come e cosa possiamo fare per evitare tutto questo e, quindi, far diventare il mondo un posto migliore. Inoltre, è stata fatta una presentazione del libro di Gino Strada che si intitola “Una persona alla volta”. Un libro pubblicato dopo la sua morte che racconta una grande avventura, fatta di dolore, amore e passioni, che ha portato l

Un ricordo di Gino strada, un incontro con Emergency Alice R classe 2G

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Il 25 Aprile: riflessioni sulla festa della liberazione

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  IL 25 APRILE: riflessioni sulla Festa della Liberazione Leggendo il fumetto “Maestra, chi erano i partigiani? ” ho innanzitutto capito il significato di questa parola. Non sapevo  che fossero esistite persone così coraggiose da voler difendere il loro paese anche se non erano arruolate in un esercito regolare. Erano uomini, donne,  giovani, anziani, persino bambini e preti! I partigiani erano persone di qualsiasi sesso, età, idee politiche e religiose, ma uniti dallo stesso ideale: la LIBERTA’. Quest’anno è strano festeggiare  la liberazione dell’Italia dai nemici tedeschi e fascisti perché anche se adesso la guerra è in Ucraina, è come se fosse qui. I miei genitori mi hanno fatto leggere  una frase sulla facciata del “Palazzo del Mutilato” di Corso Saffi a Genova, che dice: “La guerra è la lezione della storia che i popoli non imparano mai abbastanza”. Ho capito che è molto vera perché anche se in teoria tutti sanno che la guerra non potrà mai risolvere i problemi (lo abbiamo detto

Resistenza: la storia di Raimondo Saverino

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  Resistenza: la storia di Raimondo Saverino. Raimondo Saverino   nacque nel 1923 a Licata, in provincia di Agrigento. Si arruolò nell’esercito nel 1942 e fu aggregato al 241^. Dopo l’armistizio dell’8 Settembre 1943  raggiunse sulle alture Genovesi la brigata partigiana , sotto il comando di Vincenzo Canepa , assumendo il nome di ‘’Severino’’, cosi’ diventando un membro della prima formazione partigiana Ligure. Venne catturato il 21 Maggio 1944  sui monti della Rondana sopra Chiavari e poi ucciso. Un gruppo di partigiani genovesi crearono in sua memoria la ‘’volante Severino’’,  comandato da Michele Campanella, il comandante Gino. Borzonasca ha dedicato a Raimondo Saverino un monumento  in bronzo; il secondo monumento si trova a Licata.   Andrea F.  classe 1G 

La strega Rosascura e il mago Armando🧙‍♀️🪄🧙

La strega Rosascura e il mago Armando C’era una volta, tanto tempo fa, una strega di nome Rosascura che viveva in un bosco. Questo bosco era buio con alberi spogli, foglie e fiori appassiti, i rami degli alberi formavano facce inquietanti. La strega diventò sempre più infelice, triste, crudele ed invidiosa del bosco del mago Armando. Infatti poco distante dalla foresta della strega, viveva un vecchio mago, la sua casa era circondata da una rigogliosa erba verde e alberi ricchi di fiori e frutti. Questo dava molto fastidio alla strega Rosascura: si sentiva dimenticata…  Così un giorno la strega decise di mettere in atto il suo piano: creare una pozione e lasciarla nel bosco del mago, così da farlo sentire solo e dimenticato come Rosascura. Preparò la pozione e si diresse verso il bosco. Appena arrivata versò un po’ di liquido nelle radici degli alberi e delle piante.  Ad un tratto, le foglie iniziarono a cadere, i fiori ad appassire e gli animali impauriti si nascosero nello loro tane m

Il furto della Gioconda 🖼

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                                                     IL FURTO DELLA GIOCONDA C’era una volta Steve, che era un uomo di sangue nobile e desiderava fin da piccolo diventare il direttore del Louvre . Per diventare il direttore bisognava avere due requisiti: le capacità e soprattutto soldi. Un bel giorno si organizzò un asta per avere quel lavoro, poiché era troppo anziano. Steve risparmiò così tanti soldi che il lavoro diventò suo. il primo investimento che doveva fare era quello di trovare un custode notturno, sveglio e giovane. Un pomeriggio venne a fare un colloquio un ragazzo che non aveva l’aria di essere europeo. Il giovane sembrava entusiasta per il lavoro che Steve si decise a dargli due giorni di prova. Questo ragazzo, di nome Peter passò tutti i suoi giorni di prova lavorando più del dovuto e allora il direttore con piacere gli affidò il lavoro. Alla fine del mese il direttore del Louvre organizzò una feste di inaugurazione per tutto il personale. nel bel mezzo della festa, ment

IL LADRO DEL MUSEO DEL LOUVRE

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  IL LADRO DEL MUSEO DEL LOUVRE C'era una volta, il signor Steve che era di sangue nobile e desiderava fin da piccolo diventare il direttore del Louvre. Per diventare direttore bisognava avere due requisiti:la capacità e soprattutto i soldi. Un bel giorno fu organizzata un'asta per avere quel lavoro, poiché l'ex direttore era troppo anziano. Steve mise così tanti soldi che il lavoro diventò suo. Il primo investimento che doveva fare, era quello di cercare un custode notturno: sveglio e giovane. Un pomeriggio venne a fare un colloquio un ragazzo che aveva l’aria di non essere europeo.Il giovane sembrava così tanto entusiasta per il lavoro, che Steve decise di dargli dei giorni prova. Questo ragazzo,di nome Peter,passò i suoi giorni di prova lavorando più del dovuto e allora,il direttore Steve gli affidò con piacere il lavoro. Dopo un mese Steve organizzò una festa di fine mese per tutto il personale. Nel bel mezzo della festa, mentre tutti mangiavano e ballavano,  la musica

Sonic1

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Continuo scrittura creativa

   Continuo scrittura creativa C’era una volta Steve, che era di sangue nobile e desiderava, fin da piccolo, di diventare direttore del Louvre. Per diventare direttore bisognava avere 2 requisiti : le capacità e soprattutto i soldi. Un bel giorno si organizzò un’asta per avere quel lavoro,dato che l’ex direttore era troppo anziano. Steve mise talmente tanti soldi che il lavoro diventò suo. Il primo investimento che dovette fare, era quello di cercare un custode notturno: sveglio e giovane. Un pomeriggio venne a fare un colloquio un ragazzo che aveva l’aria di non essere europeo; il giovane sembrava così tanto entusiasta per il lavoro, che Steve si decise a dargli alcuni giorni di prova. Questo ragazzo, di nome Peter, passò i suoi giorni di prova, lavorando più del dovuto e allora il direttore gli affidò con piacere il lavoro. Alla fine del mese il direttore organizzò una festa di inaugurazione per tutto il personale. Nel bel mezzo della festa mentre tutti mangiavano, bevevano e ballava

Il ladro del museo del Louvre

  Il ladro del museo del Louvre C'era una volta, il signor Steve che era di sangue nobile e desiderava fin da piccolo diventare il direttore del Louvre. Per diventare direttore bisognava avere due requisiti:la capacità e soprattutto i soldi. Un bel giorno fu organizzata un'asta per avere quel lavoro, poiché l'ex direttore era troppo anziano. Steve mise così tanti soldi che il lavoro diventò suo. Il primo investimento che doveva fare, era quello di cercare un custode notturno :sveglio e giovane. Un pomeriggio venne a fare un colloquio un ragazzo che aveva l’aria di non essere europeo.Il giovane sembrava così tanto entusiasta per il lavoro, che Steve decise di dargli dei giorni prova. Questo ragazzo,di nome Peter,passò i suoi giorni di prova lavorando più del dovuto e allora,il direttore Steve gli affidò con piacere il lavoro. Dopo un mese Steve organizzò una festa di fine mese per tutto il personale. Nel bel mezzo della festa, mentre tutti mangiavano e ballavano,  la musica

-La maledizione del re-

 La maled Nel regno di Forestasia, nel 1372,  governava un re con i suoi due figli: Smeralda la più grande e Martino. Il regno era molto vasto, circondato da una foresta magica con alberi  colorati, frutti gustosi.Nel regno c’era un castello grande e maestoso, era formato da mattoni di marmo e oro  luccicante,                                                        costruito dal prozio dei due ragazzi.  All’entrata si trovava una grande scala con un tappeto rosso  lunghissimo, che conduceva alle varie stanze.  Era primavera e le giornate  erano belle e calde, il sole splendeva come sempre e il re era solito fare una passeggiata nel giardino, quando, ad un certo punto, si sentì male. Tutti gli abitanti del regno  si chiesero che cosa avesse, ma nessun medico riuscì  a trovare la medicina utile per curare la sua malattia: purtroppo ogni tentativo di guarirlo fu inutile.  Il  re peggiorava  di giorno in giorno e i suoi due figli non sapevano più cosa fare. Un  giorno dalla, finestra, i due

FLASHMOB 🇺🇦☮️🇷🇺

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  Flashmob   Cari lettori, Come già saprete, lunedì 4 aprile la nostra scuola ha partecipato a una manifestazione per la pace. Questa manifestazione si è svolta dalla piazza dell’Olmo a Molassana, sono state eseguite diverse canzoni e balletti tra le quali: Don’t worry dei Boomdabash(ballata) La guerra di Piero di Fabrizio de Andrè (cantata) Giro tondo (cantata e ballata) Viva la Libertà di Jovanotti (cantata e ballata) E’ stato un momento per riunirsi e manifestare contro tutte le guerre che scuotono il nostro pianeta.   Ecco alcune immagini di questa giornata! Ecco alcune foto di questa giornata!

Fallout Shelter

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Il quartiere di Struppa

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Realizzazione abito

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