-La maledizione del re-

 La maled

Nel regno di Forestasia, nel 1372,  governava un re con i suoi due figli: Smeralda la più grande e Martino. Il regno era molto vasto, circondato da una foresta magica con alberi  colorati, frutti gustosi.Nel regno c’era un castello grande e maestoso, era formato da mattoni di marmo e oro  luccicante,                                                        costruito dal prozio dei due ragazzi.  All’entrata si trovava una grande scala con un tappeto rosso  lunghissimo, che conduceva alle varie stanze. 

Era primavera e le giornate  erano belle e calde, il sole splendeva come sempre e il re era solito fare una passeggiata nel giardino, quando, ad un certo punto, si sentì male. Tutti gli abitanti del regno  si chiesero che cosa avesse, ma nessun medico riuscì  a trovare la medicina utile per curare la sua malattia: purtroppo ogni tentativo di guarirlo fu inutile. 

Il  re peggiorava  di giorno in giorno e i suoi due figli non sapevano più cosa fare. Un  giorno dalla, finestra, i due ragazzi mentre stavano guardando il cielo azzurro sentirono una voce che diceva : “ Se vostro padre vorrete salvare allora all’interno della mia caverna dovete entrare”.

Smeralda e Martino si guardarono in un modo molto perplesso, cercando di capire che cosa volesse dire la voce che avevano ascoltato e di che caverna si stavano riferendo.

Immediatamente, subito dopo che avevano pensato qualche secondo, corsero nella camera reale, la stanza del re, i due ragazzi con il fiatone spiegarono a loro padre quello che avevano sentito. 

Il re con gli occhi mezzi aperti e mezzi chiusi spiegava loro che la voce che avevano sentito veniva dall’ex re di quella fantastica foresta davanti al loro castello. 

I due ragazzi capirono subito di che cosa stesse parlando loro padre, stava parlando del perfido Ottavo.

Il padre capì perché si sentisse male allora diede ai due figli un braccialetto che gli permetteva di teletrasportarsi nella casa del perfido Ottavo e di prendere l’erba magica, ovvero la medicina per curare il re. i due ragazzi entusiasti stavano per premere il pulsantino sul braccialetto ma il padre li fermò, dicendo loro che quel braccialetto funziona solo quando si sarebbero trovati davanti ad una quercia rossa, i due ragazzi allora chiesero al padre dove si trovasse quella quercia e il padre con voce cupa e spenta gli rispose che si poteva trovare superando tre prove nella foresta e  seguendo un percorso tracciato con il tempo nel sentiero .

I due ragazzi senza perdere tempo si prepararono mettendo i loro abiti più comodi e andarono davanti alla fitta foresta, essa era molto cupa e  oscura quasi quasi ti metteva timore entrare, ma i due ragazzi non si lasciarono prendere dalla paura e iniziarono il loro percorso. 

Gli ostacoli da superare erano 3, il primo era quello di superare una palude molto scivolosa e piena di muschio, ovviamente i due ragazzi riuscirono a superarla con il lavoro di squadra.

La seconda prova da superare è oltrepassare un rovo alto due metri di rose piene di spine e se queste ti pungevano ci si addormentava per due ore, con sforzi i due riuscirono a oltrepassare anche il rovo e quindi riuscirono a completare anche la seconda prova;la terza e ultima prova  era quella più difficile infatti loro due  dovevano saltare in alto aggrapparsi a una fune e andare dall’altra parte del dirupo, se si dovesse cadermi , andavi a bruciare nelle fiamme,i due ragazzi un po’ intimoriti da questa prova fecero fatica per superarla, ma pensavano ogni momento che lo stavano facendo per il loro padre. Anche la seconda prova era superata e Smeralda e Martino si ritrovarono davanti alla quercia  di cui parlava il re.

Presero il braccialetto schiacciarono il pulsante che era sopra al bracciale e un secondo si ritrovarono all’interno della casa i Ottavo, essa era cupa ma la stanza che attirava di più l’attenzione dei due ragazzi era una stanza azzurra dove in mezzo si trovava un tavolo con sopra delle foglie magiche, esse erano quello che servivano per curare il re. 

I due ragazzi in silenzio andarono nella stanza, presero l’erba magica e in men che non si dica cliccarono  di nuovo il pulsante sopra il braccialetto e si teletrasportano di nuovo nella foresta.

Successivamente andarono dal re, gli diedero l’erba e guarì. Il giorno successivo Ottavo si accorse che nella sua grotta mancava l’erba magica e capì subito cosa era successo.    

Il re, Smeralda e Martino vissero per sempre felici e contenti.

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