Parvana
I racconti di Parvana.
Parvana è una bambina di Kabul di 11 anni che non poteva andare a scuola perché lei era una femmina e le leggi di quel paese dicevano che le donne non potevano andare a scuola; infatti il padre, che era un’insegnante, le faceva imparare a leggere e a scrivere.
Un giorno dei talebani portarono in prigione il padre perché un suo ex allievo, lo aveva denunciato come nemico dell’Islam.
Così Parvana fu costretta a fingersi un maschio, decise di tagliarsi i capelli e di vestirsi con abiti maschili per prendere cibo e acqua per la sua famiglia, questo perché le femmine non potevano andare in giro senza un maschio di famiglia.
Quindi finge di essere un suo cugino e fa il lavoro del padre cioè di leggere e scrivere lettere al mercato.
Il primo giorno in cui iniziò a lavorare incontrò una sua vecchia amica che andava a scuola con lei e che si era finta un maschio.
Parvana decise di voler andare a salvare il padre che era in prigione e per cercare di superare le difficoltà, Parvana racconta la storia di un ragazzo che venne derubato da dei mostri, che erano comandati dal re Elefante; un demone. Gli furono rubati dei semi della frutta e verdura del raccolto.
Quindi il ragazzo cercò di trovare il modo di battere il re Elefante. Incontrò una vecchia maga che gli disse di trovare un oggetto che risplendeva, uno che intrappolava e uno che calmava.
Il ragazzo riuscì a superare le prove contro il demone, trovò il sacco del raccolto e lo riportò al villaggio. Questi racconti sono quelli che le faceva il padre.
Con l’aiuto della sua compagna di scuola, tira fuori dalla prigione il padre che finalmente riesce a tornare a casa dalla famiglia.
Questo film è come il racconto di Malala una ragazza che ha lottato contro queste leggi a sfavore delle donne; mi ha fatto capire che le persone devono andare a scuola e che non ci devono essere differenze tra uomo e donna soprattutto in quei paesi come l’Islam dove ancora oggi le donne non possono istruirsi.
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