Mio nonno era un ciliegio di Leonardo B. 2G

 

Recensione “Mio nonno era un ciliegio” di Angela Nanetti

Il libro da me letto, scritto da Angela Nanetti, si intitola “Mio nonno era un ciliegio”.

Il libro racconta la storia di un bambino, di nome Tonino, che all’età di quattro anni aveva quattro nonni, una coppia abitava in città, l’altra in campagna. 

La storia di Tonino ha due protagonisti principali: uno dei suoi nonni e un ciliegio. 

Il ciliegio si chiama Felice ed è stato piantato per celebrare la nascita di Felicità, la mamma di Tonino. Da quel momento l'albero è diventato un membro della famiglia.

Questo libro parla di un nonno straordinario, dell’oca Alfonsina e della nonna Teodolinda. Il nonno è speciale, anche un po’ matto; si arrampica sugli alberi, addobba il suo albero per il Natale e ogni mattina a Tonino gli prepara lo zabaione. 

Il nonno e il nipote hanno una grande passione in comune: arrampicarsi sul ciliegio che il nonno ha salvato dall’ultima gelata invernale vegliando tutta la notte davanti al fuoco.

La nonna Teodolinda invece purtroppo, è morta e non ha voluto sapere di lasciare le sue coltivazioni per andare in città, come i nonni paterni di Tonino. La morte della nonna Teodolinda purtroppo lascia un grande vuoto nei cuori dei due, che ogni giorno, ricordano con grande affetto e tanto amore.

Il ciliegio è al centro di una controversia col comune, perché vuole essere abbattuto per spianare una strada. Questo per nonno Ottaviano è una spina nel cuore poiché abbattere l’albero, significherebbe cancellare i ricordi di una famiglia. Purtroppo nonno Ottaviano muore e Tonino decide quindi di salvare il ciliegio, perché solo così è possibile difendere e salvare la memoria dei nonni e l’infanzia della madre.

Tonino difende il ciliegio arrampicandosi sull’albero fino a quando il sindaco dichiara di non abbatterlo.

Questo ci insegna che chi ci lascia, non si vede più ma si trasforma in qualcos’altro: nonno Ottaviano in un ciliegio. 

Il libro mi ha fatto rivivere momenti particolari della mia infanzia e ricordi stupendi di nonni speciali.

Molto significativa per me la frase pronunciata dal nonno: ” Non si muore finché qualcuno ti vuole bene, ricordatelo!”

Leonardo Bellezza

Classe 2G SSIG “M. D’Azeglio”


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