Finale di Matilde (terza parte)

Finale III

-Matilde-



I ragazzi sapevano che l’orso era imbattibile e allora chiesero aiuto a Corvo Fenice, era un umano con la testa da corvo, lui era immortale e accettò a patto di ricevere in cambio l’orecchio sinistro dell’orso. Il Corvo diede ai ragazzi dei biscotti magici che erano come delle mini crocchette e che dandole da mangiare all’orso lo avrebbero ucciso. Si misero in viaggio alla ricerca del tesoro, dopo varie difficoltà trovarono su una spiaggia, barca abbandonata ricoperta di sabbia. Sandy allora con il suo potere spazzò via tutta la sabbia e finalmente trovarono un baule dorato, dentro il quale c’erano l’anello dei desideri e la pergamena magica.

Sulla pergamena c’era una mappa con una grande N, era la grotta dell’orso di Nita, così partirono alla ricerca della grotta. Quando la trovarono videro che l’ingresso era parzialmente nascosto dai rami di una grossa quercia. L’ingresso era in alto quindi bisognava salire sull’albero per entrare. Piano piano, senza fare rumore, salirono sull’albero e all’entrata videro l’orso addormentato, entrarono cercando di fare ancora più silenzio. Nel frattempo presero i biscotti dallo zaino di Leon, che essendo invisibile poté avvicinarsi all’orso per posare i biscotti, ma Carl pestò una foglia secca e l’orso si svegliò trovandosi davanti  i tre ragazzi che dallo spavento scapparono e in un battibaleno corsero via alla ricerca di un nascondiglio.

Dopo aver corso tanto trovarono una piccola capanna e si lanciarono dentro, sentirono un cinguettio e dopo aver cercato per tutta la capanna videro un piccolo uccellino di colore blu e oro. Aveva una zampetta rotta e per questo la mamma uccellina aveva costruito un nido dentro alla capanna per tenerlo al caldo e proteggerlo. 

Non trovarono la mamma e allora Sandy, che aveva un piccolo marsupio, lo mise lì dentro e lo portò con sé e uscirono dalla capanna per tornare alla ricerca dell’orso, dopo poco lo videro  passare e tornare dentro alla grotta. Lo seguirono, salirono sull’albero e lui era all’ingresso a fare la guardia, così in silenzio presero dalla zainetto di Leon i biscotti e piano piano Carl, senza farsi vedere, posò qualche biscotto vicino all’ingresso e scappò con la sua supervelocità.

Dopo un po' l’orso si accorse dei biscotti, li mangiò e subito dopo esplose in centinaia di pezzi, così loro poterono prendere l’orecchio sinistro per portarlo a Corvo Fenice ringraziando infinitamente. 

Quindi tornarono al paese e finalmente videro come per magia, riapparire tutti gli adulti. Diedero anche un nome al piccolo uccellino e lo chiamarono Cip, lo portarono da un mago che lo guarì in un secondo. 

Poco tempo dopo costruirono vicino a un laghetto una piccola casetta di legno come rifugio per Cip e altri nuovi amici. Con sorpresa di tutti videro arrivare un uccellino con gli identici colori di Cip e capirono che la sua mamma era tornata.

Non videro mai più la strega e vissero per sempre felici e contenti con dei piccoli amici in più.



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