Questo libro parla di una famiglia nel periodo del
lockdown. Parla di Mattia, un bambino di
9 anni non contento per la chiusura del mondo e di sua sorella Rossana, una
ragazza che avrebbe voluto incontrare i suoi amici. Loro vivono con la mamma,
che è un po’ ansiosa e per questo era stata soprannominata T’ansia. Il papà,
separato da anni, vive con la nuova fidanzata Federica. Al piano di sopra per
parlare col nipote in modo originale, la nonna si era fatta costruire
due bicchieri collegati da un filo che gli calava dal balcone. A Mattia mancava
tanto poter abbracciare nonna Gemma.
Quando iniziò il lockdown Federica mandò via di casa
Andrea che andò a stare a casa di Tania e dei loro figli. Mattia però, non era
per niente contento, anzi voleva mandarlo via di casa, e non era l’unico, perché anche Tania voleva mandarlo via e per questo
lo chiamava “Andrei” (come il verbo andare).
Questa convivenza, anche se difficile, verso la fine
risulto positiva per la famiglia di Mattia.
Il libro racconta anche di altre famiglie che
vivevano nello stesso condominio, per esempio i vicini davanti il cui figlio
era un compagno di Mattia e la madre era una dottoressa dell’ospedale. Mattia e
il papà li spiavano e credevano che il vicino fosse un ladro. C’erano i vicini
dell’ultimo piano tra cui un violinista che si scopre essere un ragazzo.
L. I.A
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